Intervista a Silvio: “Ogni rinuncia è un mattone in più per realizzare il mio sogno”
Ciao Silvio, puoi spiegarci in qualche parola in cosa consiste la tua attività, dove si trova, quando e come è nata l’idea?
Monte Agri Bio nasce dall’idea di andare a recuperare qualcosa di antico apportandovi le tecnologie di oggi. Dopo mesi di ricerca, ho trovato il posto ideale in val Susa, dove andare a recuperare una vecchia baita di bassa montagna e dei terreni agricoli abbandonati. È nata così, nell’aprile 2016, l’azienda agricola Monte Agri Bio che vuole recuperare e ri-valorizzare un territorio abbandonato, installandovi una nuova economia e, soprattutto, producendo cibo di alta genuinità ad un prezzo accessibile a tutti.

Quali sono i prodotti principali di Monte Agri Bio?
Le produzioni principali sono: ortaggi stagionali, piccoli frutti (fragole, more, ribes, lamponi), frutta e piante aromatiche (lavanda e salvia) a cui si aggiunge tutta la linea dei prodotti trasformati come le confetture di frutta, i liquori, le caramelle di frutta e in futuro molti altri prodotti attualmente in fase di studio.
Come commercializzi i tuoi prodotti? Vendi esclusivamente in Italia o anche in Europa?
Grazie a internet ho una mailing list aziendale con cui avviso i miei clienti sui prodotti disponibili, sul loro prezzo e sul giorno di consegna, così ottimizzo i raccolti, azzero gli sprechi e consegnando a domicilio risparmio anche tempo rispetto ad un mercato normale. Poi, cercando di avere sempre prodotti particolari, partecipo con la mia bancarella alle fiere di zona. Vendo prevalentemente a consumatori finali in Italia, ma sto avviando collaborazioni con rifugi e ristoranti.
Hai da sempre adottato una produzione di tipo biologico e biodinamico? E come mai questa scelta?
Alle spalle ho un’esperienza di 5 anni di agricoltura sinergica in cui non trattavo nulla e seminavo tutto in consociazioni, pacciamando i terreni con la paglia. Per aprire la mia azienda mi sono trasferito a 40 km da casa e qui in montagna non potevo pacciamare tutto con la paglia, allora, anche per ragioni di bandi europei, ho deciso di richiedere la certificazione biologica per la produzione di ortaggi e frutta. Ciò nonostante io mi ritengo “oltre” perché cerco di trattare il meno possibile, nello scorso anno forse ho fatto 3 o 4 trattamenti a colture che ne avevano bisogno e sono decisamente pochi trattamenti per un’azienda agricola biologica. Del biodinamico non seguo tutto alla lettera, ma osservo sempre la luna per piantare e se riesco anche per raccogliere.

So che hai intrapreso una campagna di raccolta fondi appoggiandoti al sito www.produzionidalbasso.com, qual è l’obiettivo che speri di raggiungere? Puoi spiegarci meglio come funziona e come è possibile contribuire?
La raccolta fondi ha l’obiettivo di riuscire ad allestire al meglio il mio laboratorio di trasformazione per poter iniziare a lavorare finalmente in uno spazio tutto mio. Siccome ho 26 anni, e tra acquisto dei terreni e della casa, recinzioni dei terreni e ristrutturazione del fabbricato, ho già speso molti soldi e fatto abbastanza debiti, spero che questa raccolta fondi mi dia una mano a completare il mio sogno, ossia avere un laboratorio tutto mio dover poter trasformare i miei prodotti, a pochi minuti dalla loro raccolta in campo.
Per poter partecipare è sufficiente andare sul sito www.produzionidalbasso.com e cercare il progetto “un laboratorio per Monte Agri Bio“, da lì è sufficiente selezionare la donazione che si vuole effettuare e seguire le indicazioni. Ad ogni donazione corrisponde una ricompensa che verrà spedita a casa del donatore a partire da ottobre 2018.
Qual è il tuo percorso personale? Ti interessi da sempre al mondo agricolo?
Io sono un perito agrario e studente (ahimè fuori corso) dell’università di agraria. Questo lavoro, questa scelta di vita per meglio dire, unisce almeno 3 mie grandi passioni: la natura/agricoltura, la cucina e la montagna. Coltivo l’orto da quando ho 8 anni, quindi se sono qui sicuramente è anche grazie ai miei nonni.

Cosa ti stimola a fare questo lavoro? Quali sono i tuoi valori e cosa più ti motiva ogni giorno?
La parte più stimolante del mio lavoro è la costante progettazione, lo sguardo dritto verso il futuro perché se, per esempio, voglio raccogliere le patate ad agosto, io ad aprile devo piantarle, sennò ad agosto non raccoglierò nulla, e lo stesso accade nei singoli giorni quando, in base al tempo atmosferico, agli orari ecc. mi trovo a scegliere cosa fare prima, cosa dopo e così via, il tutto con dei motivi specifici.
La forte motivazione resta quello di vivere in un posto bello ed essere libero ogni giorno di gestirmi la mia giornata e questo forse non ha prezzo.
I valori della mia azienda sono la sostenibilità ambientale ed etica per il lavoro svolto e la voglia di creare prodotti genuini e utili a migliorare la nostra salute, come i piccoli frutti o le patate viola.
Qualche parola per concludere?
Sembra tutto carino e affascinante visto da fuori, ma la realtà è molto difficile, soprattutto per una piccola azienda con solo un motocoltivatore come la mia ma, tuttavia sto realizzando il mio sogno e ogni rinuncia è in realtà un mattone in più per realizzarlo. Iniziare tutto questo da solo a 24 anni è stato impegnativo, ora che ne ho 26 lo è ancora ma c’è molta più consapevolezza e determinazione nel voler raggiungere il mio sogno.
Sostenendo la mia azienda, e quindi la realizzazione del mio laboratorio, non aiutate solo me, ma investite anche su un territorio che, se è presidiato da un’azienda agricola, è meno esposto ad incendi, smottamenti ecc… e poi non dimenticate che ad ogni donazione corrisponde una ricompensa per voi.
Ogni uomo dovrebbe avere un sogno…
Realizzarlo appartiene a quel meraviglioso viaggio che è la vita…
Complimenti Silvio!