Intervista a Matteo Montecchia del Frantoio Montecchia, culla dell’eccellenza nell’Extra Vergine
Buongiorno Matteo, potresti raccontare brevemente la storia di Frantoio Montecchia?
La storia del Frantoio Montecchia inizia nel 1996 quando il giovane vivaista e frantoiano Gennaro Montecchia sente che, anche nel centro Italia, qualcosa nel mondo dell’extra vergine sta cambiando. Così sceglie di trasformare un piccolo frantoio tradizionale in uno dei primi frantoi a ciclo continuo della regione. Supportato dal fratello minore Massimiliano e da sua moglie Amina Valentini, oggi direttore supremissimo, Gennaro studia fin dal primo giorno l’extra vergine.
Da quel primo giorno e per tutta la sua carriera da frantoiano, il signor Montecchia parla dell’extra vergine attorno a sé, passando ore a sensibilizzare gli amici, i collaboratori, i clienti e i produttori di olive.

Ecco che il Frantoio Montecchia diviene, non più un semplice frantoio, ma anche un luogo di scoperta, istruzione, consolidamento delle consapevolezze di chi entra in contatto con questa realtà.
La nuova sede del Frantoio Montecchia nasce nel 2008 ed è oggi uno spazio propizio per test, sperimentazione continua e intuizioni che la rendono un luogo frizzante, terreno fertile per numerosi studi universitari e punto di riferimento per chi vuole saperne di più sull’extra vergine, sulla coltivazione delle olive e su “come si fa un olio”.
Quali sono i vostri principali prodotti?
L’Extra Vergine di Oliva. E’ proprio lui il nostro prodotto di punta, inteso nella sua accezione più ampia. Quello che produciamo non è solo un grasso verde oro senza difetti bensì coscienza gastronomica che accompagna il prodotto stesso e il mondo che lo circonda.
Dietro al nostro olio c’è molto di più: la provenienza e la coltivazione delle olive, la loro storia, l’impatto ambientale che ne deriva, la salute di chi lo produce, il messaggio che porta con sé e ultimo ma di certo non meno importante, il destinatario.

Come commercializzate i vostri prodotti?
Da quest’anno è on-line il nuovo sito web con l’e-commerce dove si possono acquistare i nostri prodotti.
Dalla raccolta alla trasformazione, chi segue le fasi della lavorazione delle olive? Quali sono le tecniche adottate?
Ad occuparsene è proprio Gennaro Montecchia insieme a tutto il team del Frantoio Montecchia. Si sta quotidianamente tra gli ulivi, si interviene consapevolmente e con rispetto durante tutto l’anno. Selezioniamo le varietà da impiantare secondo le caratteristiche del territorio e del terreno. Coltiviamo le nostre piante secondo le norme sull’agricoltura biologica. Effettuiamo la potatura annuale secondo criteri scientifici e sostenibili. Raccogliamo meccanicamente i nostri frutti, tramite scuotitore e ombrello rovesciato. In questo modo non danneggiamo il frutto, non lo calpestiamo, e riduciamo drasticamente i tempi di raccolta.

In Frantoio le olive vengono subito defogliate, lavate e poi molite. La frangitura è un passaggio molto delicato, in quanto incide sul colore, sui profumi e sull’estrazione dell’olio. Dopo la frangitura la pasta viene portata alla temperatura di circa 25 gradi centigradi, quindi a volte viene riscaldata e a volte raffreddata, prima del passaggio nelle gramole che “mescolano” la pasta per facilitare la successiva estrazione.
Infatti, dopo la gramolatura avviene l’estrazione per centrifuga a due fasi. Dalla sansa viene recuperato il nocciolino, utilizzato come combustibile per stufe e caldaie, e l’olio passa per l’ultimo step del processo che è il separatore a pacco lamellare. L’olio, stoccato in cisterne in acciaio al riparo dalla luce e dall’ossigeno in ambiente refrigerato, viene meccanicamente filtrato prima del confezionamento che avviene solo ad ordine ricevuto.
Qual è la particolarità del vostro olio? Per quali ragioni lo consigliereste?
Il nostro è un olio “trasparente”. Nel senso che è molto facile guardare cosa c’è dietro. Vogliamo che i nostri clienti sappiano bene cosa stanno consumando e perché lo stanno facendo. Il nostro olio, nelle sue varianti, esprime pienamente le peculiarità organolettiche dell’olio abruzzese. Riporta i sentori tipici delle nostre varietà e la forza delle nostre cultivar.
Quanti siete a lavorare a Frantoio Montecchia e qual è la vostra filosofia?
Siamo in dieci, una piccola squadra affiatata. Tutti contadini, qualcuno ingegnere, tecnologo alimentare, dietista o letterato. Condividiamo la consapevolezza di quello che ci circonda, alberi, frutti, insetti, natura.

Condividiamo la voglia di voler informare il mondo sull’importanza dell’Extra Vergine e sulla sua semplicità. Crediamo che oggi il Frantoiano debba cominciare a divulgare l’Extra Vergine in modo onesto e consapevole, crediamo che sia necessario raccontare quanto semplice è il prodotto che produciamo, spogliarlo e dare valore ad ogni singola goccia.
C’è un ultimo messaggio riguardo Frantoio Montecchia che ti piacerebbe lasciare?
Piccolo spoiler. Nel 2021, in primavera, andrà in onda “Come si fa un olio”. È un corso dedicato ai nostri clienti, ai clienti dei nostri clienti e a tutti quelli che sono interessati al mondo che c’è dietro una bottiglia di olio. Serve ad informare chi acquista e chi sta approcciando ora il business dell’Extra Vergine. L’Extra Vergine non va di moda, serve al nostro corpo.