Intervista a Marco e Giorgio, agronomi fondatori de Il Fattore Sociale: « Il Fattore è colui che attraverso le sue produzioni preserva il territorio creando un beneficio sociale. »
Buongiorno Giorgio e Marco, potreste descrivere come nasce Il Fattore Sociale? Cosa ha ispirato questo nome?
Come qualsiasi idea di startup, nasce nel tentativo di risolvere delle problematiche o seguire alcuni spunti. L’idea de Il Fattore Sociale si sviluppa in più riprese. In un primo momento ci siamo soffermati su quali erano i nostri pensieri da studenti fuori sede.
La nostalgia. Entrambi siciliani, vivevamo periodicamente quella irrefrenabile nostalgia di casa, nostalgia dei piatti tipici, delle arancine, delle scacce ragusane, dei biscotti della nonna, tutti prodotti irreplicabili lontano dai siculi confini. Le nostre mamme provvedevano a zittire questa nostra bramosa voglia di succulenti piatti con enormi pacchi pieni di profumi siciliani. Ovviamente, indagando, abbiamo visto che certe esigenze erano comuni a qualsiasi altro ragazzo di qualsivoglia regione italiana, studente e non.
Due fattori principali hanno spinto alla creazione de Il Fattore Sociale:
- La curiosità: la cucina italiana e le tradizioni popolari sono, a detta di tutto il mondo, il fiore all’occhiello del nostro paese, ma spesso accade che gli italiani stessi non conoscono tali bontà agroalimentari perché eclissate dalla potenza mediatica dei prodotti commercializzati dalla GDO. Quindi la curiosità nostra, e sono sicuro, di tantissimi italiani è quella di scoprire e riscoprire la tradizione agroalimentare italiana, dall’estremo Nord al profondo Sud.
- La comodità: è vero su internet si trova tutto, ma ci siamo resi conto che mancava un qualcosa che accorpasse tutti quei piccoli produttori, le piccole botteghe, i piccoli artigiani, dai quali eravamo soliti rifornirci.
Successivamente, da bravi agronomi, abbiamo pensato a come la piattaforma potesse interagire con il territorio e con i prodotti. Quindi abbiamo aggiunto altri tasselli al nostro mosaico:
- La biodiversità. Dare risalto al lavoro di chi si prodiga giornalmente per preservare la imponente biodiversità, coltivando o allevando razze autoctone a discapito di quelle cosmopolite. Solo così si possono salvaguardare territori e tradizioni.
- La freschezza. Pensare di accorciare la filiera e ridurre il più possibile il passaggio da produttore a consumatore, è stato un punto chiave nello sviluppo dell’idea.
- Altro importante step è stato, pensare come se fossimo dei produttori. In questo il nostro lavoro da agronomi ci ha dato una grossa mano. Lavorando in un territorio come la provincia ragusana, abbiamo potuto toccare con mano le difficoltà nella vendita online dei piccoli produttori e di conseguenza avere un’idea più chiara di come doveva essere la nostra piattaforma.
Doveva trattarsi di una piattaforma:
- Intuitiva: i tempi ristretti non permettono al produttore di fermarsi ore davanti al pc.
- Poco invasiva: non deve in nessun modo intralciare il lavoro dei produttori.
- Funzionale: con pochi click il produttore deve confermare l’ordine e prepararlo. E niente più.
Il nome nasce dalla nostra visione di vedere un produttore 2.0 che rispetta e perpetua le tradizioni, da qui « Fattore », ma allo stesso tempo è al passo coi tempi « Social…e ». Inoltre, il Fattore è colui che attraverso le sue produzioni preserva il territorio creando un beneficio sociale. Il Fattore Sociale è una questione di coltura.
Cos’è la piattaforma marketplace Il Fattore Sociale e come funziona più nel dettaglio?
Volendo fare un parallelismo è il mercato in piazza, ma online, disponibile 24/7, con prodotti di tutta Italia. Il funzionamento è molto semplice. Il cliente naviga il sito, consulta le pagine dei produttori (proprio come si fa nei mercatini) sceglie i prodotti e va al carrello.
Il produttore comunica quando verrà spedito quanto dal cliente richiesto, così da preservare la freschezza dei prodotti, e prepara l’ordine da evadere. Tale ordine verrà preso in carico da un corriere affiliato a Il Fattore Sociale e consegnato al cliente nella data prevista.
Quali prodotti si possono trovare su Il Fattore Sociale?
Tutto ciò che può essere inscritto sotto la parola agroalimentare lo si può trovare su Il Fattore Sociale. Prodotti freschi e trasformati. Da poco è stata inserita la cosmesi, ovviamente sono tutti prodotti naturali prodotti da piccole aziende.
Cosa differenzia i vostri prodotti dai prodotti della grande distribuzione?
Su Il Fattore Sociale trovi prodotti frutto dell’amore, della passione e della dedizione di persone vere e non il mero risultato della combinazione di materie prime, classico dei prodotti della grande distribuzione organizzata.

Come è possibile divenire un Fattore Sociale?
Nulla di più semplice, basta registrarsi compilando un piccolo form. Poi il team di supporto de Il Fattore Sociale guiderà il produttore passo passo nella creazione della pagina dedicata alla propria azienda e ai propri prodotti.
In che modo si possono acquistare i vostri prodotti?
L’acquisto avviene online, in maniera semplice ed intuitiva.
Qual è la mission de Il Fattore Sociale?
Siamo convinti che solo sostenendo chi produce in maniera razionale, guardando al futuro, magnificando la tradizione, valorizzando i frutti che la Terra ci offre, possiamo preservare il valore inestimabile dei nostri territori e di tutto ciò che insiste su di essi.
Quali sono i benefici sociali apportati dalla vostra attività?
Il modo più semplice per spiegare cosa intendiamo per beneficio sociale è fare un piccolo esempio. Acquistare il Fagiolo Cosaruciaru di Scicli, dà dei benefici al di là di quelli prettamente organolettici. Scegliere questa varietà Slow Food permette al piccolo produttore di sostenere e perpetuare la sua coltivazione per l’anno successivo, di mantenere la biodiversità, offrendogli un’ulteriore possibilità di business (fondamentale in un settore in eterna crisi). In maniera indiretta ne possono beneficiare tante figure a corollario. Esempio su tutti, la popolarità della città di Scicli.
Quanti siete a lavorare a Il Fattore Sociale? Avete da sempre lavorato in ambito agricolo?
In questa fase siamo solo in due, con dei collaboratori saltuari. La nostra passione è stata, è e sarà l’agricoltura. Diceva Maurin « E’ impossibile avere una società sana senza un giusto rispetto per la terra ».
Cosa più vi piace di questo mestiere?
La curiosità che citavamo prima è la nostra forza motrice. Scopriamo ogni giorno nuove aziende che fanno del loro prodotto un culto da venerare. Capire le origini di alcuni formaggi, le modalità di produzione di composte, la riscoperta di varietà antiche di grano, la scoperta di nuovi accostamenti gourmet. Ogni giorno è diverso dal precedente e ci dona nuove emozioni.
Avete qualche progetto in corso? Obiettivi per il prossimo futuro?
Ovviamente, la nostra idea è quella di « abbracciare » metaforicamente quanti più produttori possibile, i quali ci illustreranno le loro prelibatezze, cosicché potremo guidare in maniera confortevole i clienti all’interno del nostro mercatino. Implementeremo la piattaforma per permettere acquisti anche dai Gas (Gruppi di Acquisto Solidale).